martedì 29 maggio 2012

Focaccia con cipolle ed olive taggiasche


L’Uomo Goloso ha appena terminato un corso di tre lezioni su Focacce e Torte salate: inutile dirvi che da tre settimane a questa parte casa nostra sembra essersi trasformata in una succursale di una pizzeria con i weekend passati a sfornare pizze e torte salate……e meno male che, in tutto questo, il tempo brutto ci incoraggia a stare in casa ed ad accendere il forno. Tutta questa attività di lieviti ed impasti diverte tantissimo la Nanetta che è felice come una Pasqua quando riesce a mettere le sue manine ovunque, ad impastare, schiacciare, stendere…e il suo coinvolgimento è tale che ha riscoperto anche un giocattolo che le avevamo regalato per Natale Pizza pazza (una specie di Didò con le formine per fare la pizza) che aveva bellamente ignorato fino ad un paio di settimane fa e con cui ora, invece, vorrebbe sempre giocare pure la mattina alle 7! Ho pensato quindi di condividere con voi le preparazioni dell’Uomo Goloso: io, per una volta, non partecipo in prima persona ma mi limito soltanto a fotografare le creazioni altrui.


Inizio oggi con la ricetta di questa focaccia dal sapore decisamente meridionale che allieterà senz’altro i vostri aperitivi e nelle prossime settimane seguiranno altre sue creazioni, perciò stay tuned ed alla prossima!

Ingredienti
500 gr di farina
300 ml di acqua calda
40 ml di olio evo
1 cubetto di lievito di birra
10 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
300 gr di cipolle gialle
100 gr di olive taggiasche
1 pizzico di peperoncino rosso
Olio evo q.b.
Sale e pepe q.b.
Disponete sul tavolo la farina a fontana: in una ciotola con l’acqua calda, sciogliete il lievito di birra. Versate lentamente l’acqua con il lievito sulla farina, avendo cura di amalgamare bene il tutto, aggiungete il sale e lo zucchero continuando a mescolare sino ad ottenere un impasto morbido ed elastico che lascerete riposare per tre ore circa.
Nel frattempo affettate le cipolle e fatele appassire in un’ampia padella con un filo d’olio a fuoco bassissimo almeno 15 minuti. Aggiustate di sale e di pepe.
Ungete una teglia, prendete metà dell’impasto e stendetelo nella teglia: versate le cipolle e le olive taggiasche poi coprite con la parte rimanente dell’impasto. Spennellate la superficie con una soluzione composta da olio, acqua ed un pizzico di sale. Infornate a 220° per 20-25 minuti circa. Una volta tirata fuori dal forno la focaccia, spennellatela ulteriormente e lasciatela raffreddare almeno 5 minuti prima di mangiarla.


domenica 27 maggio 2012

Pennoni con fave, briciole di pancetta e pecorino


Vi avevo già parlato delle mie vacanze romane di inizio maggio; quello che non vi ho raccontato nei dettagli sono le escursioni gastronomiche di quei giorni: una delle ricette che ho più apprezzato è stata questa pasta con fave, briciole di pancetta e pecorino preparata dalla mia amica Diana, che ha riscosso un successone anche con la Nanetta che, di solito, detesta i legumi ed invece si è spazzolata questa pasta.

L’unico inconveniente di questa ricetta è che dovrete armarvi di santa pazienza e sbucciare tutte le fave, a meno che non siano proprio tenerissime: questa operazione rischia di prendervi un po’ di tempo oltre ad essere estremamente noiosa!


Ingredienti per 4 adulti+ Nanetta
400 gr di rigatoni
1,2 di fave da sgusciare
150 gr di pancetta dolce

½ barattolo pomodori pelati

Pecorino romano grattugiato q.b.
Olio evo q.b.

2 cipollotti
Sale e pepe q.b. 

Sgusciate e sbucciate le fave privandole della pellicina esterna. Riducete in briciole la pancetta dolce. In un pentola scaldate un filo di olio ed aggiungete i cipollotti tritati finemente. Poi unite la pancetta, fate cuocere 5-6 minuti e versate anche le fave ed i pelati: proseguite la cottura per altri 10 minuti almeno. Aggiustate di sale e di pepe. Nel frattempo cuocete la pasta e grattate il pecorino. Condite la pasta con le fave e le briciole golose e cospargete con una bella grattata di pecorino.




venerdì 25 maggio 2012

Torta salata con asparagi e scaglie di parmigiano



Questa settimana e la prossima vi propongo un’overdose di asparagi : io li adoro e ne mangerei in quantità industriale, di parere diverso sono la Nanetta e l’Uomo Goloso che, invece, sembrano non gradirli moltissimo. Ed allora la ricetta di questa settimana ha l’obiettivo di riconciliarli con gli asparagi proponendoglieli sotto forma di torta salata e con scaglie di parmigiano……obiettivo centrato con mio marito ma parzialmente fallito con la Nanetta che con pazienza certosina ha messo da parte gli ortaggi e si è pappata il resto!
Ingredienti per 6/8 persone
Per la base
300 gr di farina
120 gr di burro
1 tuorlo
50 ml circa di acqua fredda 
Sale e pepe q.b.

Per il ripieno
300 gr di asparagi puliti
Prezzemolo q.b.
100 gr di parmigiano tagliato a scaglie
4 uova intere
20 cl di panna
1 cucchiaio di bacche rosa
Lavorate la farina, il burro a temperatura ambiente, il tuorlo, il sale: otterrete una palla che avvolgerete nella pellicola e metterete in frigorifero a riposare per un’ora almeno.
Nel frattempo pulite gli asparagi, legateli e metteteli a cuocere in una casseruola con abbondate acqua salata: lessateli per 10 minuti.
In una terrina sbattete le uova, aggiungete la panna, le bacche rosa (io non le ho messe perché dovendo dare la torta alla piccola, ho preferito evitare), buona parte delle scaglie di parmigiano ed il prezzemolo.
Stendete la pasta in una pirofila rotonda foderata di carta forno: rifilate i bordi e bucherellate il fondo.
Sul fondo disponete gli asparagi: uno accanto all’altro oppure a stella, secondo il vostro personale gusto. Versate il composto: decorate con le punte di asparagi che avrete messo da parte e con qualche scaglia di parmigiano rimasto. Mettete in forno a 180° per 35-40 minuti. Lasciate intiepidire prima di servire la vostra quiche di asparagi.

giovedì 24 maggio 2012

Dolce di carote e cioccolato


Quello che vi propongo oggi è un inedito abbinamento di carote e cioccolato: è un dolce che sorprende perché non prevede l’uso di burro. Non lo definirei un dolce ipocalorico, però è anche vero che non essendoci della materia grassa - a parte il cucchiaio di panna fresca- rimane sicuramente leggero.
Se poi non siete a dieta e della prova costume non vi importa nulla, allora potete sempre ricoprirlo con un generoso strato di ganache al cioccolato fondente ed in questo caso il numero di calorie e di grassi sale vertiginosamente.
Io l’ho fatto come se fosse una mattonella, cuocendolo in una teglia rettangolare, poi, una volta freddo, l’ho tagliato a cubetti : la Nanetta l’ha adorato innanzitutto perché ama moltissimo la cioccolata fondente e poi perché i cubotti di cioccolato sono più veloci da mangiare e sicuramente più maneggevoli per le sue manine grassocce.

Ingredienti per 6-8 persone
100 gr di carote grattugiate
100 gr + 20 gr di zucchero di canna
150 gr di cioccolato fondente al 70%
100 ml di latte
1 cucchiaio di panna da cucina fresca
Un pizzico di sale
1 uovo
1 cucchiaino di cannella
50 gr di farina
80 gr di mandorle tritate
Per la ganache, vi rimando ad un mio precedente post, quello delle uova di Pasqua della Nanetta.
Mescolate la carota grattugiata con 20 gr di zucchero di canna. Amalgamate la farina, le mandorle tritate, lo zucchero, il sale, la cannella, l’uovo ed il cucchiaio di panna. In un pentolino fate fondere il cioccolato con l’aggiunta del latte. Lasciate raffreddare. Aggiungete il cioccolato fuso e le carote “dolci”. Cuocete in forno per 35 minuti circa a 200°.
Una volta che la torta si è raffreddata, ricopritela con la ganache. Mangiate a temperatura ambiente.

martedì 22 maggio 2012

Una cheesecake per un’ora di allegria


Credits: Philadelphia
Se seguite il mio blog da un po’, sapete anche che non do spazio ad eventi a cui non ho partecipato o non ho intenzione di partecipare da sola oppure in compagnia della Nanetta.
Questa iniziativa, però, mi ha colpito perché l’obiettivo è quello di fare del bene cucinando e realizzando una cheesecake: è questo il tema dell’iniziativa “Una cheesecake per un’ora di allegria” con il quale Philadelphia sostiene Dynamo Camp.
Dynamo Camp (www.dynamocamp.org) è un campus di Terapia Ricreativa appositamente strutturato per ospitare gratuitamente per periodi di vacanza e svago, bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche, dai 7 ai 17 anni, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione. Si tratta principalmente di bambini affetti da patologie oncoematologiche, patologie neurologiche, sindromi rare e spina bifida. 
Dynamo Camp ha aperto le porte nel 2007 come campo estivo ospitando 60 bambini, ed accoglie oggi quasi 1.000 bambini all’anno, includendo anche, in sessioni dedicate, fratellini sani e genitori.
Il Campus è situato a Limestre in provincia di Pistoia, in un’oasi di oltre 900 ettari affiliata WWF, l’Oasi Dynamo, e fa parte del Serious Fun Children’s Network di camp fondati nel 1988 da Paul Newman e attivi in tutto il mondo.
La cheesecake, la torta americana che si prepara normalmente con Philadelphia, aiuta i bambini di Dynamo Camp a sorridere: per 3.000 ore di sorrisi ed animazioni, Philadelphia ha già donato 2.000 ore e nel periodo tra maggio e luglio i consumatori potranno a loro volta sostenere Dynamo Camp portando il monte ore fino a 3.000, semplicemente caricando la foto della loro Cheesecake su Facebook.
Partecipare all’iniziativa è molto semplice: basta caricare nella sezione dedicata della pagina Facebook di Philadelphia Italia la foto della propria cheesecake: per ogni foto caricata, Philadelphia donerà un’ora di allegria, corrispondente a un’ora di Terapia Ricreativa, per i bambini di Dynamo Camp.
Tutte le foto caricate sulla pagina Facebook di Philadelphia Italia andranno a costruire un vero e proprio album dedicato interamente alla cheesecake.
Forza datevi da fare e preparate un cheesecake per fare del bene!

lunedì 21 maggio 2012

Risotto scampi e spinaci novelli


Prima di passare alla ricetta di oggi, vi metto qualche foto del corso “Le mie ricette salvatempo” che ho tenuto giovedì scorso 17 maggio presso lo store della Tescoma a Milano.




Ho proposto alle persone iscritte alcune delle mie ricette che trovate anche sul blog. L’esperienza è stata sicuramente positiva, mi è piaciuto molto relazionarmi con le signore presenti, chiacchierare, scambiare consigli di cucina e non ….e siamo rimaste a parlare ben oltre l’orario di chiusura del negozio!



Ingredienti per 3 persone

Per il brodo di pesce

Teste degli scampi

1 cipolla piccola

½ costa di sedano

1 rametto di prezzemolo

1 foglia di alloro

2 dita di vino bianco

1 lt di acqua

Sale grosso q.b.



Per il risotto

220 gr di riso carnaroli

350 gr di scampi freschi con le teste (circa 16 scampi)

80 gr di scampi sgusciati

200 gr di spinaci freschi

Olio evo q.b.

Vino bianco per sfumare

Burro q.b.

Parmigiano grattato (facoltativo)

Sale 
In una pentola, mettete le teste degli scampi, la cipolla, la costa del sedano, il prezzemolo, l’alloro, il vino ed un cucchiaino di sale grosso. Portate ad ebollizione e lasciate cuocere almeno mezz’ora a fuoco basso.
Lasciate raffreddare il brodo e poi filtratelo. Prima di utilizzarlo, rimettetelo in una pentola a scaldare.
In una casseruola, scaldate un filo di olio, unite gli scampi, lasciateli cuocere per un paio di minuti e poi versate il riso, tostatelo un minuto, sfumatelo con due dita di vino bianco. Continuate la cottura aggiungendo il brodo di pesce al bisogno. A cottura quasi ultimata aggiungete gli spinaci freschi che lascerete semplicemente appassire ma non cuocere. Spegnete e mantecate con una noce di burro e un cucchiaio di parmigiano grattato. Servite caldo.

venerdì 18 maggio 2012

Merenda di quinoa e albicocche


Quasi mi dimenticavo questa ricetta che avevo preparato qualche mese fa! In realtà ero alla ricerca di una merenda alternativa per la Nanetta, avevo delle albicocche secche rimaste da Natale ed ho realizzato una composta di quinoa, albicocche secche e mandorle sfilettate…..ma dopo averla preparata, fotografata e mamgiata, la ricetta era caduta nel dimenticatoio, salvo poi accorgermi proprio lo scorso weekend mentre facevo ordine nei file del mio computer, che c’era questa composta nella cartella “Stand by” ed allora eccovi una ricetta semplice semplice per una merenda decisamente alternativa!
200 gr di albicocche secche (senza conservanti) 75 gr di  quinoa
40 cl di succo di mela
1 baccello di vaniglia
Mandorle sfilettate q.b.

Tagliare le albicocche a pezzetti e metterle in una casseruola con il succo di mele ed i semi della bacca di vaniglia che avrete aperto in due e raschiato. Cuocere 30 minuti a fuoco bassissimo.
Cuocere la quinoa in acqua bollente per 8 minuti, poi scolarla e versarla sopra le albicocche. Continuare la cottura per circa 2 minuti finché il liquido non sia completamente assorbito. Spolverare con le mandorle sfilettate.
Servire tiepida.


Buon weekend a tutti! 

giovedì 17 maggio 2012

L'AH-UM KIDS FESTIVAL e l'Isola che c'è....

Credits. AH-UM KIDS FESTIVAL

Questo è un post per chi vive a Milano o provincia e per chi ha bambini, non me ne vogliano gli altri lettori……e prima di passare alla lettura del post, vi ricordo che oggi pomeriggio sono al Tescoma Store in Corso Garibaldi, 73 a Milano per un corso sulla cucina Salvatempo.
Sabato 19 e domenica 20 maggio 2012 il quartiere Isola diventa un’Isola per bambini e genitori, un luogo di divertimento ma anche di crescita e di sperimentazione, in cui passare da un gioco artistico a un aperitivo, da un concerto a uno spettacolo, sognando assieme una Milano che c’è.
AH-UM KIDS FESTIVAL  è un vero e proprio “festival nel festival” dedicato ai più piccoli, nell'ambito dell’ormai consolidato Ah-Um Milano Jazz Festival.
Per due giorni ristoranti, negozi, gallerie e associazioni dell’Isola trasformano il quartiere in un’Isola per bambini, trovando e inventando luoghi, tempi, giochi e attività per i più piccoli e i loro genitori.
Tanti gli eventi in programma, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta tra i laboratori di artisti, disegnatori, musicisti, attori e cantori. E ancora concerti, spettacoli, aperitivi per sentirsi un po’ grandi e un po’ piccoli…
Tra i percorsi d’arte, si potrà scegliere se scoprire l’arte contemporanea con i profumi delle spezie di Pane Arte e Marmellata, cimentarsi nella costruzione di libri tattili per i più piccini all’Isola dell’Infanzia o immaginare una Milano fatta di fiori al laboratorio di Restauro di Luigi Cagliani.
MusicainGioco darà un assaggio di tastiere e chitarra a chi vuole provare le prime esperienze ritmiche e il musicista Roberto Barbieri mostrerà e suonerà strani strumenti provenienti da tutto il mondo.
Non manca il movimento per chi preferisce correre e saltare con i giochi di strada “come si faceva una volta”.
I più meditativi e amanti delle favole potranno ascoltare le storie di paura, di volo e di rane di Carlo Ottolini e il raccontastorie della libreria Isola Libri.
Se viene fame tra un giro e l’altro, si potrà scegliere se pranzare insieme alla Pizzeria alla Fontana lasciandosi incantare dai Clown o gustarsi un brunch al sacco in via Spalato dove il giardino inventato di Zona K accoglierà chi ha voglia di fermarsi un po’, risposarsi, leggere il giornale e scoprire il Carrousel Kids con i suoi oggetti fatti a mano e i laboratori per bambini.
Un fine settimane per scoprire e riscoprire tutti insieme un quartiere incredibile di Milano, l'Isola, perché, come diceva lo scrittore Tom Robbins, “non è mai troppo tardi per farsi un'infanzia felice”.
Dove:
Quartiere Isola, Milano
www.ahumjazzfestival.com
Zona K * via Spalato 11
Accademia di Capoeira * via della Pergola 15
Isola dell'Infanzia * via Lario 16
Isola Libri * via Pollaiuolo 5
Laboratorio Cagliani * via Civerchio 5
Marea Libri * via Pastrengo 5
Pizzeria alla Fontana * via Thaon de Revel 28

mercoledì 16 maggio 2012

La vignarola.....


A Roma il termine vignarolo indica gli agricoltori che, oltre a coltivare la terra, portano le verdure e la frutta nei mercati rionali e le vendono: con il tempo questo termine si è andato perdendo nella lingua comune, ma nei mercati è ancora abbastanza frequente sentire questa espressione pronunciata da quanti li frequentano. Non so dirvi se la vignarola sia un piatto tipico della cucina romana, so solo che mia mamma la fa da sempre e che viene preparata con ingredienti ampiamente utilizzati nella cucina romana, a cominciare dai carciofi romaneschi, passando per le fave e finendo con il guanciale.

Per me è un piatto unico che, pur essendo a base di verdure, soddisfa il palato ed appaga gli occhi.

Ingredienti
300 gr di fave
300 gr di piselli
2 carciofi romaneschi oppure violette
100 gr di guanciale (in alternativa potete utilizzare anche la pancetta dolce)
Due dita di vino bianco secco
Olio evo q.b.
Sale, pepe e mentuccia romana q.b.

Sbucciate le fave ed i piselli, pulite e tagliate a spicchi grossi i carciofi, affettate il cipollotto ed il guanciale. In una padella capiente mettete l’olio a scaldare, versate il cipollotto, lasciate cuocere un  paio di minuti, poi aggiungete il guanciale. Unite, in sequenza, i carciofi, i piselli e poi le fave: cuocete il tutto per una decina di minuti, a cottura quasi ultimata versate il vino bianco, poi la mentuccia.

Volendo, potreste aggiungere alla fine anche la lattuga: questo dipende dal gusto di ognuno. Personalmente la amo senza lattuga. Servite calda.


lunedì 14 maggio 2012

Elicoidali con agretti, cipollotto e ricotta salata


Vi ho già raccontato della mia vacanza romana tra il 25 aprile ed il 1° maggio, vi ho scritto anche che ne ho approfittato per lasciare la Nanetta una decina di giorni dai nonni e che ha fatto ritorno nel weekend, quello che non vi ho detto però, è che prima di rientrare a Milano, ho fatto una scorta di verdure incredibile: zucchine romanesche, carciofi, fave, piselli, carote novelle, cipollotti, fragole di Terracina e…..agretti. Solitamente preparo gli agretti, ma tanti li conoscono con il nome di barba del frate, come contorno, al vapore, conditi con olio e limone, questa volta però, ho deciso di realizzare un intingolo con cui condire la pasta, un intingolo dal sapore decisamente primaverile con questa nota di dolcezza degli agretti e quel pizzico di carattere che la ricotta riesce a conferirgli. Che dirvi? Ci sono piaciuti talmente tanto che due giorni dopo, con la restante parte degli agretti, ho rifatto la pasta utilizzando però dei fusilli.

Ingredienti
180 gr di elicoidali oppure di rigatoni
150 gr di agretti
2 cipollotti di media grandezza
2 cucchiai di ricotta salata grattugiata
Olio evo q.b.
Sale q.b.
Pulite gli agretti, lavateli e sbollentateli per 4-5 minuti, scolateli e sminuzzateli. Affettate i cipollotti. In una padella scaldate un paio di cucchiai di olio, versate i cipollotti e fateli cuocere per un 2-3 minuti, unite gli agretti e saltateli a fuoco vivace per 4-5 minuti. Aggiustate di sale.

Cuocete la pasta, scolatela e mettete da parte un po’ di acqua bollente, potrebbe servirvi nel caso in cui la pasta dovesse risultare troppo asciutta; mescolate bene ed unite la ricotta salata grattugiata a scaglie grosse. Portate in tavola caldi.

venerdì 11 maggio 2012

Bocconcini di tonno e ricotta


Non ho ancora visto le previsioni per il weekend alle porte, però questa settimana di sole e bel tempo, mi ha fatto venir voglia di ricominciare la stagione degli aperitivi all’aperto….e l’altra sera complice il fatto che la Nanetta non era ancora rientrata da Roma, ho improvvisato per me e per l’Uomo Goloso un aperitivo in terrazza con un bicchiere di vino bianco Favorita, delle olive ai semi di finocchio che avevo preso giù e queste polpettine di tonno. Tempo fa sono stata contattata da Rio Mare che mi ha gentilmente omaggiato di una scorta di prodotti a base di tonno, sgombro e salmone in scatola. Il ciccio sgombro è esclusivo appannaggio della Nanetta che lo adora con una spruzzatina di limone, mentre il tonno ed il salmone li utilizzo regolarmente io per realizzare dei nuovi esperimenti in cucina. Quella di oggi, oltre ad essere una ricetta realizzata con la scorta Rio Mare, è anche semplicissima, non ha bisogno di cottura (a parte le uova) e può benissimo essere preparata il giorno prima e conservata in frigo, è una ricetta che rimane leggera e che piace anche ai bambini.



150 gr di tonno all’olio d’oliva
200 gr di ricotta vaccina (anche perché qui la ricotta di mucca è quella più comunemente utilizzata)
2 rossi d’uovo sodi
1 cucchiaio di capperi sotto sale
2 cucchiai di parmigiano grattato
Scorza di mezzo limone non trattato
Prezzemolo q.b.
Sale q.b.
Cuocete le uova nell’acqua bollente, sgusciatele, privatele dell’albume sodo ed utilizzate solo i tuorli che passerete in un colino per eliminare tutti i granuli. In una ciotola lavorate la ricotta ed il tonno che avrete scolato dall’olio, unite i capperi sciacquati ed il prezzemolo (io avevo surgelato quello dell’orto e quindi ho messo un paio di cucchiaini di prezzemolo dell’orto). Aggiungete i tuorli dell’uovo polverizzati, il parmigiano, la scorza del limone grattata ed, alla fine, aggiustate di sale. Lasciate riposare il composto così ottenuto nel frigorifero per due-tre ore (io l’ho tenuto un’oretta appena perché avevo bisogno di preparare le mie polpette): poi tiratelo fuori e realizzate dei bocconcini. Potete servirli a tavola accompagnati da melanzane grigliate oppure da pomodori ciliegino al naturale.

Buon weekend a tutti!




mercoledì 9 maggio 2012

Insalata di fragole e marsala


In televisione, sui giornali, in pubblicità c’è ultimamente la tendenza ad abbinare le fragole con l’aceto o la glassa balsamica: ho voluto provare anch’io questo binomio e, onestamente, ha il suo perché, bisogna riconoscerlo, ma nulla di più. Quello che mi piace moltissimo, invece, è l’abbinamento tra fragole e vino o liquore marsala.
Mia mamma, da sempre, almeno sin da quando lo ricordo io, prepara questa semplicissima ricetta costituita da fragole di Terracina fatte a pezzi e messe a macerare nel marsala e nello zucchero per mezza giornata.
Non sto qui da elencarvi precisamente le dosi anche perché, come spesso succede con le ricette casalinghe, uno va “ad occhio”, anzi “si regola” come direbbe mia mamma…..
Per 4 persone, prendete mezzo kilo di fragole (italiane per favore!), fatele a pezzetti e mettetele in un’insalatiera. In una ciotola versate un cucchiaio di marsala a persona ed un cucchiaino abbondante di zucchero a persona: sbattete questo sciroppo e versatelo sulle fragole. Mescolate bene il tutto e disponete in frigo per 3-4 ore almeno. Tirate fuori dal frigorifero le fragole 10 minuti prima di consumarle, mescolatele ulteriormente: vedrete che si sarà formato un abbondante succo. Servitele fredde ma non ghiacciate: piacciono molto a tutti anche se, per la presenza di un vino liquoroso, non sarebbero proprio indicate per i bambini.

Oggi colgo anche l’occasione per parlarvi di un corso di cucina che terrò a Milano, in collaborazione con la Tescoma, giovedì 17 maggio alle ore 18.30 presso il megastore Tescoma in corso Garibaldi, 73.
Sarà l’occasione per conoscerci di persona e per presentarvi alcune delle mie ricette salvatempo per grandi e bambini che saranno poi il tema del corso.
Per informazioni e prenotazioni telefonate allo 02/801200.


lunedì 7 maggio 2012

Teglia di paccheri e carciofi


In questi giorni, l’Uomo Goloso ed io siamo tristissimi: dopo una settimana trascorsa a Roma, siamo rientrati su Milano lasciando la Nanetta giù dai nonni. Lo abbiamo fatto perché possa, sin da ora, approfittare del sole e del mare e, da quanto ci dicono i nonni, l’aria di Roma le sta facendo benissimo, si sta divertendo un mondo oltre ad aver ripreso a mangiare come un orsetto. L’inverno trascorso è stato piuttosto faticoso per tutti: per lei, poverina, che al primo inverno trascorso al nido, si è beccata un sacco di schifezze che circolavano, e per noi che spesso siamo stati chiamati a vegliarla per notti intere. Fortuna che oramai la primavera è arrivata (anche se qui a Milano sino a ieri sembrava di essere nel mese di novembre), che il sole è ritornato e che oramai avanziamo verso l’estate….ma anche se sappiamo che sta bene giù a Roma, siamo entrambi mogi mogi; la casa ci sembra vuota senza di lei, l’ordine che ha ripreso a regnare nel nostro soggiorno ci sembra quasi irreale, il cesto dei panni sporchi senza la sua montagna di pantaloni/calzini/mutane/magliette ci sembra semi vuoto (e lo è in effetti), mentre il suo seggiolone sgangherato troneggia come un rudere nel mezzo della cucina…..ma siamo a lunedì e mercoledì il nostro Cucciolo gigante rientra a casa e forse, mai  come oggi, sono stata contenta che sia già lunedì.

A voi buon inizio di settimana con una ricetta da leccarsi i baffi che ho provato sabato e che mi è stata suggerita da Melina, la cuoca del nido della Nanetta!



Ingredienti per 2 persone
180 gr di schiaffoni o di paccheri
150 gr di scamorza affumicata
4 carciofi
25 gr di pecorino grattugiato
200 gr di pomodori in scatola (a cubetti preferibilmente)
1 spicchio di aglio
2 rametti di maggiorana
1 limone
Olio evo q.b.
Sale q.b.
Pulite i carciofi, tagliateli a metà, privateli dell’eventuale fieno e fateli a spicchi: strofinateli con il limone perché non anneriscano e poi metteteli in una ciotola con acqua e limone. Asciugateli.
In una padella scaldate l’olio, aggiungete lo spicchio d'aglio ed, infine, i carciofi: cuocete per 5 minuti almeno, poi unite i pomodori a cubetti o pelati e continuate la cottura per altri 10 minuti: alla fine della cottura aggiungete i rametti di maggiorana ed aggiustate di sale. Tagliate a fettine sottili la scamorza affumicata.
Lessate la pasta al dente, scolatela e conditela con questo sugo ai carciofi: versate metà della pasta in una pirofila, disponete sopra la pasta una parte della scamorza ed il pecorino, poi versate il resto della pasta ed esaurite gli ingredienti. Coprite la pirofila e mettetela nel forno caldo a 180° per 10 minuti, poi scopritela, girate sul grill e continuate la cottura per altri 5 minuti sino a quando non si formerà la crosticina sulla scamorza. Mangiate calda!




venerdì 4 maggio 2012

Rosti di patate


Non mi chiedete il motivo per il quale questa ricetta si chiama così, non lo so neppure io…so solo che mio nonno materno, che era nato ed aveva vissuto in Germania i primi anni della sua vita, era solito preparare questi rostì di patate che chiamava rape pletz. Lui li mangiava addirittura intinti nel caffellatte della mattina, ma è vero anche che mio nonno aveva dei strani gusti in fatto alimentare (saranno state forse le origini?...sicuramente sì!), basti pensare che amava il pane con l’olio di ricino o che era capace di mangiarsi una pentola intera di fagioli con le cotiche, insomma non proprio un piatto leggero. In ogni caso le rape pletz rimangono uno dei più bei ricordi della mia infanzia….ed è proprio con lo spirito di tramandarle anche alla Nanetta che gliele preparo, non spesso (questo è vero), e lei, proprio come è successo a me, le adora.

Le dimensioni delle rape pletz preparate da mio nonno erano simili a delle bistecche più che a delle frittelle mentre le mie rape pletz sono decisamente più piccole e di solito le faccio grandi come un cucchiaio, inoltre le preferisco fritte ma voi potete sempre passarle in forno piuttosto che friggerle!



Ingredienti
400 gr di patate
1 uovo
3 cucchiai di parmigiano grattato
2 cucchiai di farina
Olio di girasole q.b.
Sale, pepe e noce moscata q.b.
Sbucciate le patate e grattatele con una grattugia dai fori piuttosto larghi: mettete le patate grattugiate in uno scolapasta e lasciate che perdano un po’ della loro acqua. Lasciate “riposare” per un’ora circa.

In un’insalatiera mettete le patate, l’uovo che avrete sbattuto a parte, il parmigiano grattugiato, la farina, la noce moscata, il sale ed il pepe: amalgamate bene il tutto. Scaldate l’olio in una padella: con un cucchiaio prendete un po’ di composto e immergetelo nell’olio bollente, fate cuocere per 5 minuti circa, girando su entrambi i lati. Adagiate i rostì su di un foglio di carta assorbente. Servite calde.

mercoledì 2 maggio 2012

Penne di grano saraceno con crema di asparagi e taleggio


Ultimamente l’Uomo Goloso è spesso in Valtellina per lavoro: una volta delle ultime volte, mi ha portato a casa una confezione di penne di grano saraceno. La mia conoscenza della cucina valtellinese si limita ai pizzoccheri e, lo confesso, li mangio ma non figurano sicuramente nella lista dei primi dieci piatti che amo: li trovo pesanti e difficilmente digeribili. Ora, mi si è presentato il problema di come cucinare queste penne dal colore scuro in modo da renderle appetibili alla Nanetta e digeribili per me: ho optato per una crema di asparagi dal sapore decisamente primaverile che ha messo d’accordo tutta la famiglia! Se non avete la pasta di grana saraceno, potete sempre provare con delle penne di farro o di kamut oppure, più semplicemente, con della pasta di grano duro.

Ingredienti
200 gr di penne di grano saraceno
8 asparagi
70 gr di taleggio
20 cl di latte caldo
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di mandorle sfilettate oppure intere, purché siano sgusciate
Olio evo q.b.
Sale e pepe q.b.
Private gli asparagi della parte più dura, legateli e metteteli nell’acqua fredda dove li lascerete bollire per 7-8 minuti circa. Tagliate a cubetti il taleggio. Nel frullatore mettete gli asparagi spezzettati (non utilizzate tutti gli asparagi, lasciatene da parte un paio che userete come decorazione), il taleggio, il latte caldo, il parmigiano grattugiato e le mandorle: dovrete ottenere una crema saporita, aggiustate di sale e pepe.
Fate a tocchetti un paio di asparagi. Cuocete la pasta, scolatela e lasciate da parte un po’ di acqua di cottura della pasta che potrete sempre usare se la crema vi sembra troppo densa. Condite le penne con la crema, decorate con gli asparagi a tocchetti e portate in tavola caldi.