Non mi chiedete il motivo per il
quale questa ricetta si chiama così, non lo so neppure io…so solo che mio nonno
materno, che era nato ed aveva vissuto in Germania i primi anni della sua vita,
era solito preparare questi rostì di patate che chiamava rape pletz. Lui li
mangiava addirittura intinti nel caffellatte della mattina, ma è vero anche che mio
nonno aveva dei strani gusti in fatto alimentare (saranno state forse le
origini?...sicuramente sì!), basti pensare che amava il pane con l’olio di
ricino o che era capace di mangiarsi una pentola intera di fagioli con le
cotiche, insomma non proprio un piatto leggero. In ogni caso le rape pletz
rimangono uno dei più bei ricordi della mia infanzia….ed è proprio con lo
spirito di tramandarle anche alla Nanetta che gliele preparo, non spesso
(questo è vero), e lei, proprio come è successo a me, le adora.
Le dimensioni delle rape pletz
preparate da mio nonno erano simili a delle bistecche più che a delle frittelle
mentre le mie rape pletz sono decisamente più piccole e di solito le faccio
grandi come un cucchiaio, inoltre le preferisco fritte ma voi potete sempre
passarle in forno piuttosto che friggerle!
Ingredienti
400 gr di patate
1 uovo
3 cucchiai di parmigiano grattato
2 cucchiai di farina
Olio di girasole q.b.
Sale, pepe e noce moscata q.b.
Sbucciate le patate e grattatele
con una grattugia dai fori piuttosto larghi: mettete le patate grattugiate in
uno scolapasta e lasciate che perdano un po’ della loro acqua. Lasciate “riposare”
per un’ora circa.
In un’insalatiera mettete le
patate, l’uovo che avrete sbattuto a parte, il parmigiano grattugiato, la
farina, la noce moscata, il sale ed il pepe: amalgamate bene il tutto. Scaldate
l’olio in una padella: con un cucchiaio prendete un po’ di composto e immergetelo
nell’olio bollente, fate cuocere per 5 minuti circa, girando su entrambi i lati.
Adagiate i rostì su di un foglio di carta assorbente. Servite calde.
Sfiziosissimi!!!
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