venerdì 29 luglio 2011

Risotto fiori di zucca e ricotta al forno


E’ da un po’ che non vi propongo una ricetta a base di riso e la settimana scorsa, dopo che sul tavolo della cucina mi è letteralmente piovuto un cesto di fiori di zucca enormi e dall’aspetto invitante, mi sono detta che forse potevo farci un bel risottino……Ma cosa abbinare ai fiori di zucca visto che hanno un sapore talmente delicato che un abbinamento con un alimento dal sapore troppo pronunciato rischia di cancellarne il gusto? Mi è venuto in mente che in frigo avevo un pezzo di ricotta al forno che mi hanno portato dalla Sicilia, ma che ho visto anche nei supermercati. Diversamente dalla ricotta salata, ottima nella pasta alla Norma, la ricotta al forno è molto delicata: assomiglia alla ricotta ma con un po’ di sale e con una consistenza evidentemente diversa. Ho cucinato questo risotto mescolando le verdure da crude e il risultato è stato sorprendente: un risotto delicato, leggero, con le verdure rimaste ancora croccanti, che non si sono disciolte nel risotto.



Ingredienti per due persone+ Nanetta
250 gr di riso Carnaroli
1 zucchina di medie dimensioni
20 fiori di zucca
½ cipolla
1 lt di brodo vegetale
30 gr di ricotta  al forno
una manciata di parmigiano grattugiato
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.

Tagliate la zucchina a rondelle, pulite i fiori di zucca e privateli del pistillo, poi apriteli in due.
Affettate la cipolla e mettetela in una pentola con l’olio già caldo: fatela dorare, quando è dorata, cominciate con l’aggiungere il riso, poi il brodo, poi le zucchine. Continuate con la normale cottura del risotto, aggiungendo di tanto in tanto un mestolo di brodo: a metà cottura circa, mettete i fiori di zucca pochi alla volta, in modo che appassiscano dolcemente. Ultimata la cottura- calcolate per il carnaroli almeno 18-20 minuti- spegnete ed aggiungete la ricotta al forno grattata e la manciata di parmigiano. Aggiustate di sale e di pepe, mescolate bene e servite caldo.


giovedì 28 luglio 2011

Festa delle Albicocche e del Marmo

Credits: Laas info

Se tra il 5 ed il 7 agosto siete dalle parti di Lasa, in Val Venosta (BZ), fate un salto alla Festa del Marmo e delle Albicocche. Famosa per la bellezza del paesaggio e le mele, la Val Venosta presenta anche due tipicità d’eccellenza: le albicocche venostane ed il marmo di Lasa, alle quali dedica una manifestazione tutta da gustare che si svolge nel primo weekend di agosto.
Credits: Laas info
L’Albicocca Venostana cresce in un microclima particolare: ha infatti bisogno di molto sole, di poche precipitazioni, di aria asciutta e di forti escursioni termiche…..questi ingredienti, assieme ai terreni sabbiosi di montagna, fanno della Val Venosta il territorio ideale per la coltivazione delle albicocche, tra le quali spicca la varietà locale che si contraddistingue per gusto e profumo inconfondibili.
Credits: Laas info
L’albicocca della Val Venosta, una volta giunta a maturazione, si conserva per pochi giorni: è per questo motivo che viene venduta solo a livello regionale dall’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta www.vip.coop.

Dal 5 al 7 agosto Lasa sarà animata da tantissime opportunità di divertimento e di svago, con la possibilità di scoprire, degustare ed acquistare prelibatezze a base di albicocche e altri prodotti venostani.

Per i bambini è prevista anche una Samba dell’albicocca e a tutti verranno offerti dolci di albicocche.

Se volete saperne di più, andate sul sito www.laas.info e se volete muovermi evitando il traffico, approfittate della linea ferroviaria venostana!

mercoledì 27 luglio 2011

Insalata di ananas, cuori di palma e salmone


Qualche tempo io e mio marito ci siamo presi una serata off, abbiamo lasciato la Nanetta alla nonna e siamo andati a fare un aperitivo a Milano in un locale piuttosto “branché”, alla moda….Tra i vari piatti proposti c’era questa insalata che ci è subito piaciuta perché abbina il dolce della frutta, nel caso specifico l’ananas, al salato del salmone ed il contrasto è sicuramente piacevole al palato. Sul mio inseparabile quadernino Moleskine, mi sono subito appuntata gli ingredienti ed ho provato a rifarla seguendo un po’ i ricordi ed aggiungendo, com’è normale che sia, il mio personale tocco: provatela e sappiatemi dire!



Ingredienti per due persone
1 piccolo basco  di lattuga
8 cuori di palma
4 fette grosse di ananas fresco
150 gr di salmone affumicato
sale, pepe, succo di limone, olio evo e glassa balsamica q.b.

Tagliete la lattuga a strisce sottili; affettate a rondelle i cuori di palma; da un ananas fresco ricavate 4 fette che poi ridurrete a dadini; tagliate a fettine sottili 150 gr di salmone affumicato: mettete tutti questi ingredienti in una capace insalatiera.

In una ciotola mescolate, sino a ridurre ad emulsione, l’olio evo, il limone, il sale, il pepe e la glassa balsamica. Condite l’insalata con questa emulsione, mescolate bene e servite.


lunedì 25 luglio 2011

Gazpacho di melone


Oramai l’avrete capito: il melone mi piace in tutte le salse e dopo che ho scoperto che si abbina benissimo ad alimenti salati, ogni settimana sperimento ricette nuove sempre a base di questo delizioso frutto arancione. La ricetta di oggi è un omaggio ad una famosissima preparazione, il gazpacho, che però io non utilizzo molto perché non riesco a digerire il cetriolo ed il peperone: l’accostamento dei due, in una sola ricetta, diventa per il mio povero stomaco micidiale, però il concetto alla base del gazpacho mi piace molto, mi piace soprattutto l’idea di una bevanda a base di frutta e/o verdura salata e quindi adatta per il rito dell’aperitivo.

Ed è stato così che mi sono imbattuta su questa ricetta, scovata su di un sito francese ;-))))) L’ho sperimentata un paio di volte la settimana scorsa e mi è piaciuta molto……ognuno poi troverà il suo equilibrio in questo gazpacho perché c’è a chi piace più salato, più piccante, più corposo: starà a voi aggiungere quel pizzico in più di sale, di paprika o di pane in cassetta!

Buon aperitivo a tutti anche se è mattina e la settimana è appena incominciata!



Ingredienti
500 gr di melone maturo 
1 fetta di pane in cassetta
1 cucchiaio almeno di olio d’oliva
1 cucchiaio di aceto bianco
½ cucchiaino di paprika
sale e pepe q.b.1sale, pepe

Togliete la crosta al pane in cassetta e tagliatelo a cubetti. Tagliate il melone in due e svuotatelo dei semi: tagliate a dadini 500 gr di polpa. Con il melone che vi resta, fate delle piccole sfere che utilizzerete per decorare il gazpacho. Nel mixer mettete il pane in cassetta, l’olio evo, l’aceto : fate andare il mixer in modo da ottenere un composto molto liquido. Aggiungete il sale, il pepe e la paprika. Versate il gazpacho nei bicchieri oppure in una caraffa e lasciate raffreddare in frigo per 4 ore almeno. Al momento di servirlo, rigorosamente freddo, aggiungete le biglie di melone.

venerdì 22 luglio 2011

Sformato di zucchine e ricotta


Da circa due mesi oramai, sulla nostra tavola, le zucchine dell’orto non mancano mai: zucchine saltate in padella, al vapore, in omelette, pasta e/o risotto con le zucchine……a me ancora non sono venute a noia (c’è da dire che io nutro una passione anormale per questa verdura) però la Nanetta ogni tanto da segni di cedimento ed allora devo inventarmi qualche ricetta gustosa, adatta a lei e soprattutto sana che mi consenta di camuffare le zucchine, proponendole sotto un’altra veste, tali da rendergliele appetibili….ecco, lo sformatino di zucchine e ricotta assolve perfettamente il suo scopo. Il sapore delle zucchine si mescola a quello della ricotta e del formaggio grattato ed il trucco riesce perfettamente……inoltre la quantità di zucchine impiegata per questo sformatino è di un kilo circa, quindi anche una porzione piccola contiene il suo buon apporto di verdura. 



Ingredienti per 6/8 persone
1 kg di zucchine da pulire
1 cipolla di media grandezza
200 gr di ricotta di pecora (in alternativa di mucca)
3 uova
40 gr di parmigiano grattato (se usate la ricotta di mucca, allora invece del parmigiano, utilizzate il pecorino)
2 cucchiai di farina
olio evo q.b.
1 grattata di noce moscata
sale e pepe q.b.



Lavate le zucchine ed asciugatele, privatele delle estremità e tagliatele a rondelle. Affettate la cipolla: in una padella mettete dell’olio sino a ricoprire il fondo, scaldatelo e poi gettate le zucchine. Quando cominciano ad essere dorate, aggiungete le zucchine e lasciatele cuocere: ci vorranno almeno 25-30 minuti perché siano cotte. Nel frattempo lavorate in una terrina la ricotta affinché diventi cremosa, condite con una generosa quantità di noce moscata grattugiata. In un’altra ciotola, sbattete le uova, aggiustate di sale e pepe ed unitele alla ricotta. Grattugiate il parmigiano/pecorino in funzione del tipo di ricotta che avrete utilizzato.
Nel mixer mettete innanzitutto le zucchine (lasciate una decina di zucchine da parte: vi serviranno per la decorazione dello sformato), fate girare, poi aggiungete il composto ricotta-uova ed infine il parmigiano grattato.

Lo sformato avrà la forma che voi deciderete di dare: potete utilizzare una pirofila, tonda od ovale, una tortiera oppure, come nel mio caso, uno stampo per cake. Indipendentemente da quello che userete, ungete lo stampo con l’olio e versate la farina, dovrete andare a rivestire il fondo. Versate il composto ed mettete in forno a 180° per 45 minuti circa. Tiratelo fuori dal forno, lasciatelo raffreddare un poco, poi con delicatezza toglietelo dal suo stampo e decoratelo con le zucchine restanti. Servite lo sformato tiepido: è ottimo, riscaldato, anche il giorno dopo.


mercoledì 20 luglio 2011

Bigoli con vongole, asparagi e bottarga


Dopo due settimane di relax assoluto al mare, ho fatto una puntatina in montagna a lasciare la Nanetta dai nonni romani. Ne ho approfittato per trascorrere anch’io qualche giorno al fresco a contatto con la natura.
Mai mi sarei aspettata di trovare, sulle Dolomiti, un ristorante che proponeva molti piatti a base di pesce: curiosando tra quelli presenti nella carta, questa ricetta ha immediatamente attirato la mia attenzione perché sono un’amante degli asparagi, oltre ad adorare il pesce. Quindi senza neppure averli assaggiati, e traendo spunto solo dal nome del piatto letto su di un menù, ho provato a realizzare questa ricetta. Che dire…..buoni, buonissimi, sani ed equilibrati nei sapori. Da rifare in un futuro prossimo e da consigliare!



Ingredienti per due persone
250 gr di bigoli freschi all’uovo
6 asparagi già puliti
700 gr di vongole grandi
½ cipolla bianca
bottarga grattugiata q.b. (io ho usato quella di pesce spada)
olio evo q.b.
sale q.b.
1 goccio di vino bianco

Mettete le vongole a “spurgare” nell’acqua salata: lasciatecele almeno 4 ore, se riuscite anche una notte intera.

Tagliate gli asparagi a cubetti della grandezza di 2-3 cm. Tagliate finemente la cipolla. In un tegame mettete l’olio, quando è caldo aggiungete la cipolla e lasciate dorare un paio di minuti. Versate poi gli asparagi e cuoceteli per 4-5 minuti, devo rimanere un po’ duretti. Versate poi le vongole, dopo averle sciacquate e sgocciolate: aggiungete un goccio di vino bianco secco. Alzate il fuoco e cuocete per 3-4 minuti il tutto.

Cuocete i bigoli: quelli freschi all’uovo hanno un tempo di cottura sugli 8 minuti. Nel frattempo grattate la bottarga a parte. Scolate i bigoli, mescolateli bene all’intingolo asparagi-vongole ed aggiungete la bottarga grattugiata. Servite in tavola caldi caldi.

martedì 19 luglio 2011

Agrinido? Si grazie!

Credits: Coldiretti Lombardia

Quando ho letto la notizia qualche giorno fa mi è sembrata un’iniziativa interessante e degna di essere segnalata: è nato nel comune di Boschetto, in provincia di Cremona, Piccoli Frutti, il primo agrinido di Coldiretti in Lombardia.
Credits: Coldiretti Lombardia

In un antico fienile completamente ristrutturato e immerso nel verde, è stata creata una struttura familiare, amica dell’ambiente, dove i piccoli, dai 12 mesi sino ai 3 anni, potranno giocare all’aria aperta, a contatto con piante ed animali, gustando merende e colazioni a km0, stagionali e prodotte all’interno dell’azienda stessa.
Credits: Coldiretti Lombardia

Se si va un po’ ad esplorare la filosofia degli agrinido, si capisce che queste strutture nascono all’interno di aziende agricole e si basano su di un’idea elementare ma vincente: far crescere i bambini a contatto con l'ambiente, attraverso attività legate ai cicli della natura, come la semina o la cura di piccole piantine. È questo l’elemento pedagogico e didattico che li contraddistingue dai nidi tradizionali.

Gianna e Giacomo, gestori dell’agrinido di Boschetto,  spiegano  che la loro scelta nasce proprio dalla convinzione che il contesto agricolo abbia tantissimo da offrire in termini di scoperta e di potenzialità educativa.
Gli agrinido costituiscono un altro tassello di quel percorso educativo che punta alla conoscenza dell'ambiente rurale che Coldiretti porta avanti anche attraverso la rete delle fattorie didattiche.

E allora benvenuti agrinido!

lunedì 18 luglio 2011

Pomodorini canditi ai semi di finocchio


E anche i pomodori dell’orto sono arrivati sulla mia tavola: prima di partire per le vacanze non erano ancora pronti ma sono bastati quei giorni di caldo torrido ed afa per compiere il miracolo della maturazione. E allora benvenuti datterini, ciliegini, cuori di bue, kumato, san marzano, insomma un’orgia di licopene che, secondo gli ultimi studi medici, sarebbero un validissimo anti invecchiamento…..Oddio forse del licopene ne ho bisogno solo io, certo la Nanetta proprio no!


Comunque ho ripreso a fare i datterini canditi con semi di finocchio che riscuotono sempre un grande successo. Prepararli è semplicissimo: prendete i datterini (la quantità la decidete voi: nel mio caso la quantità è in funzione delle teglie che ho a disposizione), lavateli bene e tagliateli in due nel senso della lunghezza. Disponeteli ordinatamente su di una teglia da forno, irrorateli con un filo di olio, sale, pepe, un pizzico di zucchero ed i semi di finocchio: metteteli in forno a 160° per almeno un’ora e un quarto, insomma dimenticateveli nel forno. Quando vedrete che avranno cominciato ad accartocciarsi, li tirate fuori. Consumateli tiepidi o a temperatura ambiente, mai caldi. In  un tupperware di vetro si conservano qualche giorno in frigorifero. Vi do anche qualche suggerimento di utilizzo: io li uso molto nelle insalate estive al posto dei pomodori freschi, oppure ci faccio un couscous semplice ma d’effetto. Faccio bollire l’acqua, butto la semola, si gonfia e poi la condisco con questi pomodorini canditi, volendo potete metterci anche dei dadini di feta. Li uso anche come condimento sulla bruschetta o come ingredienti per farcire una piadina: stracchino e pomodori canditi……provateli, sono veramente buonissimi. Un’ultimissima cosa: potete anche utilizzare i pachino per questa ricetta, io preferisco i datterini perché sono più dolci.

Buona settimana a tutti!

venerdì 15 luglio 2011

Amarene candite casalinghe


Sono anni che la mia amica Luciana mi regala, ogni volta che vado a trovarla, un barattolo di marmellata di amarene ed uno di amarene candite: sono la sua specialità e devo riconoscere che le riescono particolarmente bene. Con tutto il rispetto per la celeberrima Amarena Fabbri, le amarene candite di Luciana sono un’altra cosa e n’ont rien à voir con quelle industriali: non rimangono eccessivamente dolci, le posso utilizzare, oltre che sul gelato, anche nella preparazione di dolci oppure sul pandoro come alternativa alla tradizionale e più calorica crema di mascarpone,  ed una volta aperte, si conservano in frigorifero per più di un mese. 
Ora io ingenuamente pensavo a chissà quali procedimenti utilizzasse Luciana per produrre le sue amarene ed invece mi ha spiegato la ricetta, che poi è quella della sua mamma, ed è semplicissima.

Quindi quest’anno, complice mio suocero che mi ha regalato un bel cesto di amarene dell’orto, ho voluto cimentarmi anch’io in questo esperimento……
Ho tolto il picciolo delle amarene, le ho lavate bene sotto l’acqua, le ho lasciate a scolare in uno scolapasta, le ho asciugate e poi ho cominciato  a disporle in un ampio barattolo di vetro alternando strati di amarene a strati di zucchero bianco, cercando di non lasciare interstizi o spazi vuoti.

Una volta riempito tutto il barattolo, lo mettete in cantina, al buio, e ve lo dimenticate per 6 mesi. In tutto questo tempo lo zucchero avrà modo di sciogliersi e, grazie al succo delle amarene, di trasformarsi in delizioso sciroppo………..e le amarene avranno il tempo di candirsi.

Golosi astenersi……

martedì 12 luglio 2011

Lavorare, lavorare, lavorare …………


......preferisco il rumore del mare ……. e chi non lo preferirebbe, aggiungo io!
E’ questa la frase che spicca su di un originale monumento che si trova sul lungomare di San Benedetto del Tronto. Sono alla fine della mia vacanza a San Benedetto e devo confessare che questa cittadina mi ha piacevolmente sorpreso.


Innanzitutto il suo lungomare con un allineamento di palme maestose e di oleandri coloratissimi…….un lungomare con stabilimenti balneari che per la loro architettura ed i loro colori richiamano quelli che ho trovato a Miami.


e poi ancora un mercato del pesce invitante con le barche ed i pescherecci che rientrano dal mare e scaricano direttamente sul molo il loro prezioso ........
e poi un porto ordinato, spiagge attrezzate, ottimi ristoranti…….....




anche la Nanetta si è trovata benissimo…........


bye bye San Benedetto…..alla prossima estate chissà!


lunedì 11 luglio 2011

Insalata di melone, rucola e pomodorini……


Lo sapevate che c’è l’emergenza melone? Io no, almeno sino a quando non ho letto un comunicato della  Coldiretti Lombardia in cui si denuncia il fatto che le nutrie sono partite all’assalto dei meloni Igp della Lombardia. Nella fascia cremonese, questi roditori, molto simili a grandi topi di fogna (a me non piacciono per niente), escono di notte dalle tane lungo i fossi, per mangiare i meloni maturi, pronti da raccogliere, rovinando in molti casi la pianta……mò ci si mettono pure le nutrie dico io…..tutto questo per introdurre il post di oggi ancora una volta dedicato ad un frutto che amo moltissimo: il melone…..ed ancora una volta mangiato diversamente cioè in insalata abbinato con ingredienti che non ci si aspetterebbe vedere accanto al melone. Oggi ci sono i pomodorini ciliegino e la rucola……



Ingredienti per 1 porzione
2 fette di melone
10 pomodori ciliegino
50 gr di rucola
olio evo q.b.
succo di limone q.b.
sale q.b.

Tagliate a cubetti le fette di melone, tagliate in due i pomodorini, lavate la rucola ed asciugatela: mettete i tre ingredienti in un’insalatiera. In una ciotola fate un’emulsione con olio, succo di limone e sale: condite l’insalata, riponetela in frigo per un’ora e poi gustatela fresca.

giovedì 7 luglio 2011

Merletti, tombolo e maccheroncini della trebbiatura……


Sono in vacanza nelle Marche, a San Benedetto del Tronto per la precisione, e non potevo non fare qualche giro nell’entroterra. Un’amica originaria di queste parti, ci aveva suggerito di visitare il borgo di Offida e il suo suggerimento è stato prezioso (un grazie pubblico a Francesca!) perché ci ha fatto conoscere questa piccola perla di architettura medievale arroccata su di uno sperone roccioso a 20 km dal mare. Se passate da queste parti, fermatevi, ça vaut le detour (per citare la famosa Guida Michelin…) ne vale veramente la pena……oltre al fatto che per tutta l’estate 2011 Offida offre al turista vagabondo una serie di eventi gastronomici, e non solo, interessanti.


Si è iniziato lo scorso weekend con la sagra del maccheroncino della trebbiatura e del cinghiale: un piatto decisamente poco estivo ma da provare almeno una volta….e si continua il weekend prossimo con GustandOffida e poi ancora a metà luglio con Ciborghi, la manifestazione all’insegna del cibo che si svolge nei borghi più belli d’Italia…..ma se volete altre info, andate sul sito dell’Ufficio del Turismo diOffida…..


Lato cultura mi permetto, tra tutti, di segnalarvi la Chiesa di Santa Maria della Rocca che con la sua architettura gotico-romanica è uno splendido esempio di sovrapposizione di stili…….Invece, lato cibo, ci sono un paio di cosette che vanno assolutamente provate: il chichi ripieno ovvero un focaccione ripieno di acciughe, tonno, carciofini e peperoni e chipiùnehapiùnemetta (di non facile digestione però buono) e poi i funghetti che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sono semplicemente dei piccoli biscotti a base di farina e di anice…….e poi aggirandovi nei vicoli di questo borgo ogni tanto trovate delle porte aperte e, sull’uscio, delle anziane signore, che praticano ancora l’arte del merletto a tombolo.

Buona visita a tutti!

mercoledì 6 luglio 2011

Insalata di boulghour e quinoa con pesto di noci e pomodori secchi


Il boulghour e la quinoa sono due alimenti che ho imparato a mangiare in Francia. Il primo, il boulghour, è molto utilizzato nella cucina del Nord Africa ed è spesso impiegato come valido sostituto del couscous; l’uso della quinoa, invece, è più recente e, a mio avviso, è frutto anche del diffondersi delle abitudini vegetariane e vegane.

Quando vivevo in Francia mi capitava spesso, a mensa oppure nelle colazioni di lavoro, di avere dell’insalata di quinoa o di boulghour…..poi ho scoperto che da Monoprix che è una catena di supermercati presenti solo nelle città francesi, avevano lanciato una linea bio e che proponevano come referenza un mélange di boulghour e quinoa. Mi sono così avvicinata a questi due alimenti e, dopo vari tentativi ed esperimenti in cucina, sono arrivata a questa ricetta che secondo è perfetta per un pasto estivo: rapida da preparare, non prevede nessun tipo di cottura se non quella del mélange, si gusta fredda o a temperatura ambiente e, non ultimo, è apprezzata anche dai bambini che, complice la società multiculturale nella quale viviamo, ora si vedono proporre il cous cous anche all’asilo ;-)

Poi un paio di mesi fa al supermercato ho visto che c’è una marca italiana, Pedon che propone il mélange di boulghour e quinoa…..meno male che non dovrò più approvvigionarmi in Francia per realizzare questa gustosa insalata estiva……



Ingredienti
1 sacchetto da 250 gr di melange boulghour/quinoa
30 gr di basilico fresco
60 gr di gherigli di noci
1 spicchio d’aglio (facoltativo)
1 cucchiaio di ricotta salata grattata
10-15 pomodori secchi
olio evo q.b.
sale q.b.

Per la cottura del boulghour/quinoa seguite le istruzioni che trovate sulla confezione: io l’ho fatto cuocere per 10 minuti circa, poi l’ho passato sotto l’acqua fredda, l’ho scolato, e l’ho messo in un’insalatiera.

Preparate il pesto di noci: nel mixer mettete il basilico, i gherigli di noce, la ricotta salata grattata, l’aglio (se vi piace), l’olio ed il sale. Tritate il tutto ed aggiustate di sale o di olio: dovrete ottenere una salsina che ha la stessa consistenza del pesto genovese. Tagliate a listarelle sottili i pomodori secchi.

Condite il boulghour/quinoa con il pesto di noci ed i pomodori secchi. Mescolate bene il tutto: lasciate in frigorifero per metà giornata. Tirate fuori l’insalata dal frigo almeno mezz’ora prima di consumarla e mescolatela ulteriormente: se vedete che è troppo secca aggiungete un filo di olio.

lunedì 4 luglio 2011

Bicchierini di salmone ed asparagi


Si vede che sono in vacanza e che in questo periodo sono un po’ latitante sul mio blog? Scusatemi, ma sto talmente bene al mare con mia figlia e mio marito che le mie occupazioni privilegiate sono divenute oramai mangiare, dormire e prendere il sole-naturalmente non su di una sdraio, ma in piedi dietro a mia figlia che non si sta ferma un minuto…... Prima di partire per questi primi 15 giorni di relax estivo, ho fatto però incetta di ricette fresche che vi sto proponendo in questi giorni. I bicchierini di oggi sono fatti con gli ultimi asparagi che avevo trovato al mercato, ma si possono fare benissimo in qualsiasi stagione dell’anno perché anche gli asparagi congelati che trovate in commercio, a mio modesto avviso, sono buoni da utilizzare come base per le ricette. In questa ricetta c’è un richiamo alla Francia: per “ravvivare” il sapore della mousse di asparagi, ho aggiunto un cucchiaio di senape dolce che uso spesso in cucina non solo come salsa per accompagnare una semplice fettina ai ferri ma per dare quel tocco di sapore a molte preparazioni.


Ingredienti per 2 bicchierini
150 gr di filetto di salmone
10 asparagi puliti
olio evo q.b.
limone q.b.
timo “citronella”
un cucchiaino di senape dolce
sale grosso e pepe q.b.
Prendete gli asparagi, tagliateli a tocchetti, avendo cura di conservare 4-5 punte che utilizzerete come decorazione, metteteli nell’acqua fredda, salatela e lasciateli cuocere per una decina di minuti.

Una volta cotti, passateli al minipimer insieme ad un cucchiaio di olio evo, un pizzico di sale grosso ed un cucchiaino di senape, otterrete così una mousse che aggiusterete in funzione dei vostri personali gusti.
Tagliate il filetto di salmone a cubetti, conditelo con un cucchiaio di olio, un cucchiaio di limone, un pizzico di sale, un rametto di timo citronella e pepe q.b.: lasciatelo marinare in frigo per un’ora almeno. Tiratelo fuori dal frigo e scottatelo in padella per un paio di minuti.

Disponete sul fondo del bicchierino i cubetti di salmone e adagiate sopra la mousse di asparagi. Mettete in frigo un paio di ore: prima di mangiarli decorateli con le punte di asparagi.

venerdì 1 luglio 2011

Basilico, curry, gamberoni e riso al cocco


Per chiudere questa calda settimana che ci ha portato all’inizio di luglio, vi propongo una ricetta sicuramente “esotica”, un po’ fuori del comune per gli abbinamenti proposti, ma che non richiede ore dietro ai fornelli e che, se accompagnata da un’insalata oppure da verdure grigliate,  si trasforma facilmente  in un piatto unico che gli amanti del pesce, come lo sono io, apprezzeranno sicuramente. A coloro che si chiedono se dare del curry ai bambini non è una scelta troppo azzardata, rispondo che i bambini indiani o, più in generale, quelli asiatici, crescono a latte e curry e mi sembra che siano sani quanto i pargoli italici nei cui biberon troviamo tagliatelle, fusilli e ravioli……e poi, alla luce dell’esperienza che faccio quotidianamente con la mia Nanetta, mi sembra che i bambini non siano restii alle spezie quanto piuttosto ai cibi troppo salati o troppo saporiti che sono un’altra cosa……



Ingredienti per i gamberoni
400 gr di gamberoni
1 dl di panna fresca
4 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di curry
10-15 foglioline di basilico
sale q.b. 

Per il riso al cocco
200 gr di riso Basmati
40 gr di uvetta secca
1,5 dl di latte di cocco

Per prima cosa, riempite una ciotola con acqua tiepida ed immergete per 3 ore circa l’uvetta secca, poi sgocciolatela.

Mettete i gamberoni in un’insalatiera, aggiungete l’olio, il curry e metà del basilico: girate bene il tutto e lasciate nel frigo un paio d’ore a macerare.

In una casseruola fate bollire il latte di cocco e l’acqua in dosi uguali: quando bolle, gettate il riso e lasciate cuocere, facendo attenzione a non far attaccare il riso. Se necessario aggiungete un pochino di acqua: a cottura quasi ultimata versate l’uvetta e mescolate.

In una padella mettete un filo di olio (in realtà ne serve veramente poco, perché utilizzerete l’olio di “recupero” dalla marinade), versate i gamberoni e lasciateli cuocere rapidamente. Aggiungete la panna liquida, lasciate andare ancora un minuto, poi spegnete, mettete il basilico restante e salate.

Servite in tavola i gamberoni accompagnati dal riso al cocco. Nella foto ho volutamente eliminato il sughetto che c’era nella pentola, però il riso profumato al cocco, mescolato con il sughetto un po’ speziato dei gamberoni si abbina benissimo  J