Una delle parole più cercate su Google nel 2012 è stata sicuramente spending review. Presente sulle prime pagine di tutti i più importanti quotidiani nazionali, sui siti internet, in televisione, questo nuovo termine, sconosciuto alla stragrande maggioranza della popolazione all’inizio del 2012, è entrato prepotentemente nel nostro linguaggio e, soprattutto nelle nostre vite al quotidiano. Anch’io nel mio piccolo ho attuato una spending review facendo leva su alcuni voci di spesa importanti nel nostro bilancio famigliare, andando a limare altre voci di costo e, utilizzando, spesso, un po’ di creatività e di immaginazione per risparmiare qualche soldino. Sicuramente il primo ambito che ha risentito della mia spending review è stato quello dell’acquisto di libri: in realtà sino a settembre 2011 ero un’assidua frequentatrice di Amazon; nel settembre del 2011 è entrata in vigore una legge che non ha consentito di applicare sui libri degli sconti superiori al 15% ed è scattata allora la mia personale protesta….mi sono fatta la tessera della biblioteca del mio paese (la Nanetta aveva già la sua) ed ho cominciato a frequentarla un paio di volte al mese. Devo confessare che mi si è aperto un mondo sconosciuto: ricevo ogni 15 giorni le mail contenenti gli ultimi arrivi; in un registro dei desiderata posso scrivere il nome di un libro che desidererei leggere e, nel giro di qualche settimana, il libro nella fattispecie viene acquistato; posso tenere i libri sino a 30 giorni e rinnovare il prestito; posso richiedere e prendere in prestito le più recenti edizioni delle guide turistiche e, dulcis in fundo, pagando una quota associativa ridicola, partecipo alle iniziative della biblioteca che, vi assicuro, sono tutte molto interessanti…..insomma tutto questo per farvi capire che forse non tutti i mali vengono per nuocere e che, alla fine della fiera, questa forma di spending review de’ Noantri da me attuato, non solo mi ha fatto risparmiare dai 400 ai 500 euro l’anno, ma mi ha consentito di partecipare in maniera più attiva alla vita sociale del paese in cui vivo……
.........la mia personale spending review ha poi attaccato la dispensa ed il frigorifero; mi sono ripromessa di non lasciare più marcire le verdure nel cassetto del frigo e di utilizzare “les restes” per creare delle ricette alternative ed originali: è il caso di questi datteri al mascarpone che avevo assaggiato tanti anni fa a Venezia ed il cui ricordo si è affacciato alla memoria quando si è trattato di utilizzare dei datteri natalizi che giravano per casa e gli ultimi cucchiai di mascarpone della cascina.
Il binomio datteri-mascarpone è
“mortel”: assicuratevi però di avere dei datteri snocciolati big size ed un
mascarpone di buona qualità. Aprite i datteri, imbottiteli di mascarpone,
richiudeteli, metteteli in frigorifero per un paio di ore, tirateli fuori dal
frigo 10 minuti prima di consumarli e voilà pronto il vostro frutta-dessert super
nutriente e ricostituente…..alla faccia della dieta e dei buoni propositi del
2013 ;-)))))!
@Memole: aggiungerei calorosissimi!
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