Ebbene si, lo confesso, adoro i
topinambur così come adoro i carciofi e d’inverno ne faccio una scorpacciata!
Fortuna che riesco a trovarli abbastanza facilmente anche al supermercato ed in
questo modo non mancano mai nel nostro frigorifero. Io me li preparo
semplicemente tagliati a rondelle e cotti in un filo d’olio d’oliva sino a
diventare croccanti, ma mi piacciono tantissimo nelle creme: l’anno scorso vi
avevo proposto una ricetta di crema di topinambur con una granella di nocciole,
quest’anno, invece, torno alla carica con una vellutata mari e monti, la cui
ricetta è tratta da una di quelle riviste sull’alimentazione che distribuiscono
gratuitamente le catene della grande distribuzione organizzata. A casa tutti
l’hanno gradita: la Nanetta se l’è mangiata senza gamberi lasciando a noi tutto
il pesce ;-))))
500 gr di topinambur
2 patate
2 scalogni
700 gr di code di gambero non sgusciate
200 ml di latte di soia
Olio q.b.
Sale e pepe q.b.
Tritate gli scalogni e fateli
dorare in una padella. Private i gamberi dei gusci, unite i gamberi ed i loro
gusci al soffritto le cuocete a fuoco basso una decina di minuti aggiungendo un
bicchiere di acqua ed un pizzico di sale. Filtrate il brodo di cottura e
mettetelo da parte. Tagliate le patate a cubetti, sbucciate i topinambur ( se
sono bio non c’è bisogno di sbucciarli) e tagliate a cubetti anch’essi. In una
casseruola mettete il brodo di pesce, le patate, il topinambur ed il latte di
soia, aggiustando di sale: lasciate cuocere per 20 minuti, poi frullate il
tutto e rimettete sul fuoco la vellutata: se è troppo densa aggiungete un poco
di latte, se è troppo liquida lasciatela rapprendere. Servite la vellutata
calda, decorandola con le code di gambero, un grattata di pepe ed un filo di
olio.
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