Che non c'è olio nelle olive? Che le olive verdi e le olive nere non sono due diverse varietà…..o ancora che la spremitura a freddo non esiste?
Se non eravate al corrente di tutte queste cose, nessun problema….neppure io lo ero sino alla scorsa settimana quando ho avuto la fortuna di partecipare ad un’interessante serata organizzata dai Salumi del Frantoio presso il Frantoio Celletti.
L’obiettivo della serata era ad un tempo quello di presentare ai foodblogger una nuova tipologia di prodotti che trovate già nei supermercati: dei nuovi salumi a cui, grazie ad un esclusivo brevetto alimentare, viene tolto il grasso animale, sostituito da olio extra vergine d’oliva…..e quello di proporre un viaggio sensoriale nel mondo dorato (è proprio il caso di dirlo) dell’olio d’oliva accompagnati da Gino Celletti.
La serata è incominciata con i seguenti suggerimenti: l’olio si gusta con il naso, l’olio dolce va abbinato con i sapori dolci, quello amaro con i sapori amari, last but not least, l’olio più pizzica e meglio è….dopo queste dritte di base, le cose si sono fatte serie ;-))): abbiamo scaldato i bicchierini che avevamo di fronte un paio di minuti tra le mani e poi via con il gioco……
Nel primo assaggio, l’odore arrivato al naso e poi alla bocca è stato quello sorprendente del pomodoro, delle foglie di pomodoro associate ad un pizzico di basilico: si trattava di un olio dolce della tonda Iblea, varietà siciliana, un olio che abbiamo abbinato alla dolcezza ed alla morbidezza del prosciutto cotto e della ricotta.
Il secondo assaggio ha spiazzato tutti: dal bicchierino si sentiva un forte odore di erba, di amaro che poi è stato confermato dal sapore che si è sprigionato in bocca…..in questo caso avevamo un olio della Coratina, Puglia, che ci è stato proposto accompagnato da un sapore deciso e forte come può esserlo quello della mortadella e del pepe nero.
Il nostro viaggio è poi continuato con tutta una serie di piatti sempre a base di Salumi del Frantoi accompagnati da olii di diverse varietà: pizza napoletana all’olio campano, foglie d’olivo toscano agli spinaci con julienne di tacchino arrosto, tagliata di wurstel in crema di gorgonzola, scaglie di parmigiano croccante e olivo sardo e per finire un delizioso sorbetto di limone all’olio…..
E mentre ero in macchina e ritornavo a casa, riflettevo sul fatto che forse per alcuni piatti e per certe ricette, usare un olio neutro (di semi oppure di girasole) permette di “scoprire” il sapore della preparazione stessa, ma che mai nessun tipo di condimento riuscirà a sposarsi bene con i sapori come l’olio d’oliva nostrano!
Buon weekend!
Olio mon amour! Sarei voluta essere presente perchè essendo toscana, adoro l'olio e il suo sapore e profumo! E che piattini invitanti!
RispondiEliminache buono l'olio toscano!Benvenuta Federica sul mio blog!
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