lunedì 5 dicembre 2011

Gamberoni tandoori


C’è stato un periodo della mia vita in cui mi ero presa una “cotta” per la cucina indiana: adoravo il pollo tandoori, cotto in questo particolarissimo forno in argilla; mi piacevano da morire i naan con il formaggio ed ingurgitavo litri di lassi, una piacevolissima bevanda a base di acqua, yogurt, acqua di rose e frutta….Il  mio amore è arrivato al punto che ho deciso, insieme a Francesca, la mia amica di scorribande culinarie, di seguire anche un corso di cucina indiana che all’epoca ci aveva molto appassionato.

Oggi, a qualche anno di distanza, ho preso un po’ le distanze (perdonatemi il gioco di parole) dalla cucina indiana: mi sono resa conto che l’uso abbondante e quotidiano delle spezie, a lungo andare stufa, soprattutto per un palato italiano che è abituato più all’olio ed alle erbe aromatiche che alle spezie…..e poi se c’è una cosa che non ho mai potuto soffrire nella cucina indiana è l’impiego del coriandolo fresco: proprio non lo sopporto, mentre invece adoro i semi di coriandolo, soprattutto se abbinati alla carne. Ma di questa mia passione di gioventù mi è rimasta qualche ricetta che preparo un paio di volte l’anno (non di più) e che riscuote sempre un grande successo perché, non ce lo nascondiamo, la cucina indiana, se presa a piccole dosi, è deliziosa: i gamberoni tandoori sono una di quelle ricette che compaiono improvvisamente sulla mia tavola una sera a casa quando je veux me faire plaisir e, soprattutto, voglio far piacere a mio marito che dei gamberoni tandoori ama quel delizioso sughetto che si forma e nel quale inzuppa un panino intero ;-)))). Naturalmente la ricetta che vi propongo non contempla l’uso del tandoori, anche perché la vedo dura costruire un forno in argilla nelle nostre case super moderne, però gli ingredienti sono gli stessi ed il risultato è ugualmente appetitoso.

L’ultima volta che li ho preparati, qualche giorno fa, al posto del burro, ho utilizzato un nuovo tipo di olio che solo da poco è commercializzato sul mercato italiano e che in Francia, invece, è uno degli olii più venduti: si tratta di Isio4, un olio  che presenta una combinazione unica e bilanciata di 4 oli complementari (girasole, colza, Oleisol®, Vinacciolo), rispettando il sapore naturale degli alimenti. L’utilizzo dell’olio d’oliva nella cucina indiana e, più in generale, in quella esotica è assolutamente da bandire: è stato questo il messaggio che all’epoca del mio corso, la mia insegnante mi disse senza mezzi termini rispondendo alla mia domanda se potevo preparare un tikka masala con l’olio d’oliva…..in pratica mi incenerì con lo sguardo J ed io capii, una volta per tutte, che l’olio d’oliva lo devo usare nella cucina italiana, appena cambio continente, mi conviene piuttosto passare ad un olio dal sapore più neutro.

Ora dopo tutta ‘sta pappardella, eccovi gli ingredienti per due persone con un grande appetito:

500 gr di gamberoni sgusciati (io ho usato delle jumbo mazzancolle)
burro oppure di olio neutro (girasole, colza, vinacciolo) q.b.
1 cipolla tritata
2 teste di aglio schiacciate
1 cucchiaio di pasta tandoori
2 cucchiai di succo di limone
Sale q.b.
Se non avete comprato dei gamberoni già sgusciati, allora puliteli e metteteli da parte. In una padella fate fondere un po’ di burro oppure scaldate un po’ di olio, fate dorare le cipolle e l’aglio sino a quando le cipolle non diventino tenere. Aggiungete la polvere di tandoori e continuate la cottura per un paio di minuti circa. Aggiungete il succo di limone e coprite la padella: fate cuocere 5 minuti circa poi unite i gamberoni e lasciateli sul fuoco sino a quando non siano cotti. Salate.

Fate bollire del riso basmati e servite i gamberoni accompagnati dal riso basmati; in mancanza di riso, munitevi di un pezzo di pane per fare  la scarpetta J

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