Mia mamma, ed ancora prima di lei
mio nonno, mi parla sempre di come fossero ingegnosi ma al tempo stesso
divertenti i giochi quando lei era bambina. Mi racconta di come i bambini e gli
adulti dell’epoca fossero abituati ad inventare dei giochi partendo dalle poche
cose a disposizione che avevano: la palla fatta di stracci oppure la bambola
cucita con gli avanzi di stoffa….completamente l’opposto dei bambini di oggi che
non sanno neppure cosa voglia dire inventare un gioco ed è forse per questo che
spesso con i giochi comperati che vengono loro proposti, si annoiano facilmente.
Ed è forse per questo motivo che quando mi hanno proposto di recensire questo
nuovo libro di Editoriale Scienza, Non
si gioca a tavola, ho accettato entusiasta perché questo piccolo libro mi
sembra estremamente interessante ed istruttivo oltre che divertente.
Il libro, coloratissimo, propone ai nostri bambini 18 lavoretti, per riutilizzare in modo insolito le confezioni degli alimenti: grazie a queste idee di riciclo creativo, un coperchio di plastica diventa una simpatica automobile, un vasetto di yogurt si trasforma, come per magia, in una ballerina, mentre una scatola per pastina viene tramutata in televisione. E ancora, una bottiglia di latte diventa un salvadanaio e una vaschetta di polistirolo un portafoto. Per questi oggetti fai da te sono sufficienti pochi materiali, tutti rigorosamente di recupero, alcuni semplici strumenti- della colla, delle forbici o dei pennarelli- un po’di manualità e tanta fantasia.
Il libro, coloratissimo, propone ai nostri bambini 18 lavoretti, per riutilizzare in modo insolito le confezioni degli alimenti: grazie a queste idee di riciclo creativo, un coperchio di plastica diventa una simpatica automobile, un vasetto di yogurt si trasforma, come per magia, in una ballerina, mentre una scatola per pastina viene tramutata in televisione. E ancora, una bottiglia di latte diventa un salvadanaio e una vaschetta di polistirolo un portafoto. Per questi oggetti fai da te sono sufficienti pochi materiali, tutti rigorosamente di recupero, alcuni semplici strumenti- della colla, delle forbici o dei pennarelli- un po’di manualità e tanta fantasia.
Il libro invita i bambini ad
accostarsi al riciclo creativo, attraverso il gioco e proprio con ciò che si
costruisce con le proprie mani i bambini arrivano a sviluppare la loro fantasia
e la loro creatività. Ad ogni lavoretto,
è associata una semplice ricetta, per gustare quello che c’era dentro la
confezione; mentre a seguire, troviamo una breve storia perché ogni oggetto
costruito diventa un giocattolo con cui inventare piccole avventure.
La Nanetta ed io ci cimenteremo
sicuramente in molti di questi lavoretti: l’estate è lunga e le vacanze sono
appena iniziate!
Ingredienti per 3 persone
250 gr di pasta corta
15 asparagi verdi
12/15 gamberi sgusciati
1 cipollotto
Qualche pistillo di zafferano
2 cucchiai di panna di soia
1 cucchiaio di parmigiano
grattugiato
Olio evo q.b.
Sale q.b.
Cominciate con il mettere i
pistilli di zafferano in una tazzina di acqua calda; i pistilli dovranno
restare in infusione almeno mezz’ora. Pulite gli asparagi e tagliateli a
rondelle. In una padella scaldate l’olio e fate appassire il cipollotto, unite
gli asparagi e saltateli in padella 3-4 minuti. Aggiungete anche i gamberi
sgusciati e proseguite la cottura per un paio di minuti, non oltre. Mescolate
lo zafferano con la panna, non occorre tanta panna perché andrà mescolata poi con
lo zafferano sciolto nell’acqua; otterrete una cremina abbastanza liquida.
Scolate la pasta, mantecatela in padella con l’intingolo a base di
asparagi/gamberi ed unite la crema allo zafferano. Spolverate con un po’ di
parmigiano e servite calda.
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